BRENTA ALTA

VIA NORMALE

Foto dall'itinerario 56 del libro "Le perle del Brenta" di F. Nicolini.

CARATTERISTICHE

Il punto di partenza è il Rifugio Tosa Pedrotti raggiungibile sia da Molveno (4-5 h ca.) che da Vallesinella (3,30 h ca.).

ITINERARIO

Dal Rif. Pedrotti raggiungere la vicina Bocca di Brenta (2.552 m) e salire a destra (dando le spalle al rifugio) seguendo una cengetta che conduce su un pulpito con ometto di sassi, oppure risalendo per un evidente canalino che sale dal basso (8 m, II-). Percorrere verso destra l’evidente cengia ghiaiosa inizialmente orizzontale e poi ascendente, con un masso incastrato da superare sulla destra (II-, esposto) o aggirare per cengetta in basso a destra, raggiungendo un largo canale che in alto si sdoppia in due camini (50 m, attacco).

L1 – Risalire fino alla fine il verticale camino di destra, un po’ ostico e faticoso, uscendone a destra (12 m, II+, sosta con cordoni all’uscita). Si raggiunge così la prima ampia terrazza di ghiaie, da risalire completamente seguendo tracce ed ometti di sassi prima verso sinistra e poi verso destra, puntando alla fascia rocciosa intermedia. Raggiungerne la base nel punto in cui è più bassa e salire sotto un evidente camino nero (ometto).

L2 – Arrampicare in traversata verso sinistra sulla parete bianca ben appigliata per ca.15 m e poi piegare a destra raggiungendo le rocce gradinate sopra il camino. Risalire la parete rocciosa spostandosi un po’ a sinistra e cercando i passaggi più facili, fino a raggiungere una comoda cengia con sosta su 4 ch. con cordini su un basso muretto verticale (40 m, II+). Percorrere verso destra la cengia seguendo gli ometti e risalire per roccette e ghiaie verso destra puntando al grande canale al centro della parete, con a destra una torre appuntita.

L3 – Risalire il canale per bianchi gradoni fino a dove si apre in alto, raggiungendo una sosta su 1 ch. e 1 clessidra (30 m, I+/II).  Deviare verso destra salendo per un pendio roccioso gradinato (I) che più in alto aumenta di pendenza con qualche passaggio di II- fra rocce e brevi canali. Seguendo i numerosi ometti risalire lungamente verso destra il pendio superiore di roccette e ghiaie, oltrepassando il torrione appuntito che si lascia a destra e giungendo fin sotto la cresta sommitale. Seguire una cengia verso destra e infine la cresta verso sinistra fino all’ometto di sassi sulla vetta (150 m, I/II).

DISCESA

Come per la salita, seguendo con attenzione gli ometti fino alla sosta su chiodo e clessidra alla sommità del canalone a gradoni. Discendere il canalone o effettuare una calata a corda doppia (30 m). Tornare alla cengia con sosta su 4 ch. ed effettuare una calata in doppia di ca. 40 m. Scendere per le ghiaie della prima terrazza fino all’uscita dei due camini iniziali ed effettuare una calata di 25 m preferibilmente per il camino di sinistra (destra faccia a valle), dato che il recupero della corda è più facile (passaggio esposto per raggiungere l’ancoraggio di calata). Infine ripercorrere la cengia basale fino alla Bocca di Brenta.

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