Dal Rifugio Pedrotti si scende per alcuni minuti lungo il sentiero per Molveno (n. 319) fino ad un ripiano sotto il Rifugio Tosa. Da qui si scende a sinistra su alcuni gradini rocciosi, poi dentro un canalino si scende per arrivare nella valle, la si attraversa e si segue il sentiero che, con vari saliscendi, aggira la base rocciosa della Brenta Alta. Dopo un breve tratto si arriva alla Busa degli Sfulmini a cui fanno corona la maestosa muraglia della Brenta Alta, gli arditissimi Campanili Basso e Alto, la catena degli Sfulmini, la Torre di Brenta, la Cima degli Armi e la cresta frastagliata della Cima degli Armi Bassa. Il sentiero percorre tutta la soglia rocciosa della conca, prosegue quasi in piano fino ad arrivare nella Busa degli Armi, anch’essa attorniata da una superba cerchia di cime rocciose. Si attraversa questa conca e salendo leggermente si arriva ad uno spallone ai piedi di un piccolo caratteristico corno roccioso, poco dopo ci si affaccia alle Val Perse e al massiccio della Cima Roma (ore 1.20). Da qui il sentiero scende per delle roccette (tratto esposto) fino ad arrivare ad una cengia incavata nella parete strapiombante, qui si trova una corda metallica. Si prosegue attraversando un paio di canaloni e si scende nell’ampia testata delle Val Perse si prosegue in quota per detriti e nevai alla base dell’imponente parete est della Cima Brenta, poi si entra nel ripido canalone che sale verso sinistra. Lo si risale faticosamente e in caso di neve ghiacciata ci si tiene sulla destra dove si trova una fune d’acciaio, fino ad arrivare alla Bocca del Tuckett (m. 2648). Si scende sulla vedretta del Tuckett, dapprima in centro e poi sulla destra dove si trova il sentiero che passa sul fianco della morena e porta al Rifugio Tuckett (m. 2272).